Negreanu-Hellmuth, quando la prop-bet sa di furto con scasso

A certi livelli il poker funziona così: ognuno si prende i vantaggi che può. Sembra proprio questa la logica che anima la nuova prop bet lanciata da Daniel Negreanu nei confronti di Phil Hellmuth, suo storico amico-rivale. Ma facciamo un passo indietro.

Daniel Negreanu: “dimenticare” Polk stuzzicando Hellmuth

Il mese scorso Negreanu era stato distrutto, se non ridicolizzato, al tavolo da Doug Polk. In 25mila mani di cash game online Doug lo aveva alleggerito di ben 1,2 milioni di dollari, per un dominio a tratti persino imbarazzante. Negreanu ha incassato (per modo di dire) e portato a casa l’umiliazione, ma non rimanendo con le mani in mano. Per dimenticare la delusione ecco subito un’altra sfida heads up in arrivo, quella con Phil Hellmuth. Una sfida che è un classico per il poker mondiale, tra due delle stelle pokeristiche più popolari ed amate – ma anche criticate – di sempre.

Così, per creare ulteriore hype sulla sfida, Daniel – che è sempre un comunicatore eccellente – ha scelto di sfidare The Poker Brat in una ulteriore prop bet. Eccola

Dunque Daniel scommette 400.000 dollari contro i 200mila del rivale (quindi con odds 2/1) che Phil non riuscirà a uscire “vivo” dai tornei High Roller dell’Aria di Las Vegas. Tradotto in termini pratici, non riuscirà a uscire in profitto nemmeno di 1 dollaro da una serie di 50 tornei del genere.

In teoria si tratta di una scommessa “folle” da parte di Negreanu, poiché sappiamo bene che nell’arco di un campione limitato di tornei può accadere di tutto. Però in realtà la follia potrebbe averla commessa Phil Hellmuth.

Perché Phil non ce la può fare

Se infatti è vero che Hellmuth è considerato un grande specialista degli MTT, è altrettanto vero che il 15 volte campione WSOP ha fatto la sua fortuna soprattutto grazie alla straordinaria bravura nel giocare contro avversari più scarsi. Nei tornei high roller, invece, dove la concorrenza è di qualità mediamente molto più alta, Hellmuth non ha mai combinato grandissime cose.

Pertanto la scommessa non appare affatto vantaggiosa per Hellmuth e, al contrario, sembra “easy money” per Negreanu. A ben vedere è dura credere persino che Phil riesca a completare il volume di tornei richiesto. 50 tornei da 25.000 dollari forse Phil non li ha mai giocati in vita sua, e poi “The Poker Brat” è sempre stato abbastanza maniaco del bankroll management. Una facile previsione è che la scommessa si concluda anzitempo con un buyout di qualche tipo, ovvero una penalità da pagare, da parte di Phil Hellmuth. Così Negreanu riacquisirebbe una piccola parte dell’orgoglio smarrito nella mattanza contro Polk.