Il concetto di bankroll applicato al betting, il legame con lo stake e poche regole base da seguire per non vedere gettato il proprio budget.
Il concetto di bankroll nelle scommesse sportive, come in tanti altri aspetti della vita, ricopre un ruolo fondamentale. Così come il mindset, altro concetto a cui è strettamente legato. Ed è uno dei segreti per fare la differenza tra un giocatore perdente ed un professionista di questo settore.
Ne avrete sicuramente sentito già parlare e avrete sicuramente trovato sul web anche articoli su questo tema, noi cercheremo di renderlo più semplice possibile.
Come si sceglie
Facendo anche esempi pratici allo scopo di farvi interiorizzare il concetto. In primo luogo, bisogna partire da una certezza: è importante che si investi nelle scommesse sportive solo ed esclusivamente ciò che ci si può permettere di perdere.
Un giocatore professionista divide il bankroll destinato al gioco, da qualsiasi altra risorsa economica possiede: quello che viene destinato al gioco è intaccabile dalla vita privata, cosi come ciò che viene destinato alla vita privata non deve essere intaccato dal gioco.
Una volta che avete deciso quanto vi potete permettere di (eventualmente) perdere al gioco, mettete quei soldi su un portafoglio elettronico o caricatelo su una carta prepagata: ecco quello è il vostro bankroll. Una volta scelto, però, dovrete sapere anche come gestirlo.

Stake e bankroll: il legame
E’ fondamentale una gestione corretta, il motivo principale è sicuramente legato allo stake delle vostre puntate: dovrà essere scelto e giocato in funzione del vostro bankroll. Ovviamente ci sono molti tipi di scommesse sportive, dalle singole ai quadrupli alle multiple con bonus e così via. E di sicuro non possiamo utilizzare uno stake fisso per le diverse tipologie di gioco. Ognuno avrà il suo, in base al payout e alle probabilità che ha di verificarsi.
Non inoltriamoci sin da subito in discorsi più avanzati, per questo prendiamo come esempio il gioco in singola. Se il vostro gioco è fatto in maniera decente, nel senso che già avete chiari i concetti di value ed altro, potete tranquillamente usare il 5% del vostro bankroll come stake per le singole. Quindi dovete che quando iniziate a scommettere, avete a disposizione 20 possibili sconfitte di fila prima di perdere tutto.
Prendendo come riferimento un gioco in singola fatto in maniera sensata, è difficilissimo perdiate 20 colpi di fila e terminiate le vostre finanze. Se siete giocatori alle prime armi, invece, il consiglio è non giocare più del 2% del vostro bankroll, in modo da avere 50 colpi a disposizione che dovreste perdere di fila per terminare tutto ciò che avete.
Guai ad esagerare con lo stake: rispettate la varianza
Queste semplicissime basi vanno rigorosamente rispettate, perché la mente umana fa brutti scherzi, specialmente ai meno preparati. Vi facciamo un esempio: se voi giocaste fuori bankroll, e quindi magari invece del 5% usaste il 10%, avreste a disposizione 10 colpi totali invece di 20.
Ora prendiamo una normalissima varianza che magari vi fa perdere 6 colpi di fila: se giocate rispettando lo stake del vostro bankroll, avete ancora a disposizione 14 colpi e di sicuro la vostra mente non verrebbe intaccata dal desiderio di recuperare, alzare la puntata o altre sciocchezze simili. Sareste ancora tranquilli e continuereste imperterriti, attendendo che la varianza faccia il suo corso naturale.
Se invece stavate giocando 10% a colpo e ne perdete 6 di fila, rimarreste con 4 colpi a disposizione: la maggior parte dei giocatori, in maniera totalmente casuale e priva di logica, a questo punto si fa venire strane idee. Innervosendosi e cercando la vittoria a tutti i costi, il rischio sarebbe quello di non rispettare stake e bankroll, alzando le singole puntate e sperando nel recupero, vedendo il suo budget quasi alla fine.
Ed è proprio qua che la fine arriva sul serio.